Agrumi Siciliani


Gli agrumi siciliani si distinguono da quelli di importazione per la ricchezza di succo
e aroma: ricca la produzione di agrumi che in pasticceria hanno un posto di rilievo,
non dimentichiamo i canditi sulla cassata, la conserva nei biscotti e dolcetti, nei
gucciddati e nei nucatoli e non ultima la scorzetta d’arancia candita sul cannolo.
La produzione in Sicilia di agrumi ricca e varia ma due frutti tra aranci, cedri, limoni,
mandarini, pompelmi sono piunici che rari:
Limone Interdonato, curioso agrume ottenuto nella seconda metdel XIX secolo
da Giovanni Interdonato, agronomo appassionato, che incrociando un cedro e un
limone locale, sezionuna gemma da ognuno dei due agrumi e le innestsu un
albero di arancio amaro.
La cultivar prodotta un limone di dimensione medio/grande, molto simile al cedro,
di sapore delicato e poco acidulo, con una buccia a grana finissima e per questo
anche detto “frutto fino” .
Mandarino Tardivo di Ciaculli, il nome si deve alla zona originaria di produzione,
la “Conca d’Oro”, pianura fertilissima alle porte di Palermo. Le aree agricole votate
alla coltivazione degli agrumi sono determinanti per la buona qualitdella produzione
stagionale, sia per il terreno che per le caratteristiche climatiche responsabili del
giusto grado di umidite ricambio tra la terra e il mare, tipici della costiera palermitana
e della Sicilia in genere.
Il Mandarino Tardivo di Ciaculli coltivato in una zona circoscritta che sviluppa le
coltivazioni in giardini a “terrazzamenti”. Negli anni la naturale selezione ha portato
il frutto della qualitネ “avana” ad assestarsi nella maturazione cosiddetta “tardiva” da
gennaio a marzo rispetto al novembre canonico.
Frutto piccolo, con pochissimi semi, dolcissimo, succoso e dalla buccia fine.
di Teresa Armetta